“Una modalità intelligente di coinvolgimento dei cittadini in progetti energetici che, generando benefici economici, risorse ai territori con le persone e le comunità al centro dei processi produttivi”. Così il presidente di Legacoop e Coopfond Simone Gamberini definisce le Comunità energetiche in un’intervista pubblicata sul quotidiano La Stampa.

Gamberini ha raccontato come funziona la piattaforma Respira (respira.coop) aperta da Coopfond insieme a Legacoop, Banca Etica ed Ecomill. “Stiamo supportando – spiega – gruppi di cittadini, comuni, piccole imprese che intendano creare una CER. Con Coopfond finanziamo per il 50% a fondo perduto lo studio di fattibilità. Come Legacoop mettiamo a disposizione una bozza di statuto, mentre Banca Etica provvede agli strumenti finanziari e una rete di 14 partner cooperativi vengono messi a disposizione per la costruzione dell’infrastruttura. Ecomill, se si intende capitalizzare la coop, aiuta a trovare soci finanziatori in crowdfunding. Insomma, proponiamo un kit completo di accompagnamento”.

 

Un pacchetto che sta avendo un buon riscontro. “Le domande – racconta nell’intervista – si stanno impennando. A oggi abbiamo promosso la nascita di otto nuove CER nel mese di marzo, ma ce ne sono tante altre in rampa di lancio che potrebbero decollare entro giugno”. Non solo: “Negli ultimi cinque anni tra diretti e indiretti abbiamo favorito 50 milioni di euro di investimento negli impianti di autoproduzione in forma di cooperativa. Le strutture realizzate garantiscono 140 MW di produzione. Circa il 50% delle imprese iscritte a Legacoop sta seguendo o ha seguito questa strada con investimenti per alcune centinaia di milioni”.